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Assemblea ALIS - Arzà: "Puntare sulla diversificazione delle fonti e dei vettori"

29/11/2022

"Nel mondo ci sono venti fornitori di gas per poterlo importare liquefatto, mentre le aree del pianeta dove si producono i materiali rari che servono per le automobili elettriche sono soltanto tre. Io credo che la politica abbia il dovere di prevenire problemi come quelli che ci sono oggi, puntando sulla diversificazione delle fonti e dei vettori. Bisogna sconfiggere l'approccio ideologico dell'Europa, anche per quel che riguarda gli impatti". Così Andrea Arzà, amministratore delegato di Liquigas, in occasione dell'Assemblea Alis e Stati Generali del Trasporto e della Logistica in corso a Roma. Arzà ha aggiunto: "Facciamo una riflessione. I paesi del Nord Europa più integralisti come la Danimarca e la Norvegia, relativamente alle conseguenze del bando a combustione, hanno un impatto pari a zero, perché non possiedono né un'industria dell'automobile né della componentistica. L'Italia produce il 20 per cento delle parti che servono per costruire le auto tedesche. Un parlamentare danese o norvegese vota contro i motori a combustione praticamente ad impatto zero. Mi stupisco però che un parlamentare italiano voti insieme a loro". Di qui l'ad di Liquigas ha concluso: "Non credo che l'Europa ci darà i fondi per far fronte ai licenziamenti che dovremo fare per chiudere le fabbriche di automobili o componentistica. Servono regole per tutti in Europa ma con una modulazione degli impatti. Non mi sembra che ci sia un'Europa unita su questo. Il rischio è che si definisca un principio ma con un impatto molto diverso. E ciò pregiudica prospettive di lungo periodo ed è difficile avere benefici, anche in termini di emissioni".
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