“Il Santobono è un’istituzione di riferimento di tutto Sud e abbiamo avuto il privilegio di interagire con questo mondo bellissimo che valorizza il Mezzogiorno dal punto di vista lavorativo e delle risorse umane”, dice Flavia Matrisciano, direttore Fondazione Santobono Pausilipon, intervenendo alla tavola rotonda conclusiva delle due giornate romane dell’Alis sul’Alis per il sociale. “La possibilità di interagire – ha ripreso – ci è giunta grazie ad Eugenio Grimaldi, che è entrato nel cda della Fondazione, il quale ci ha presentato Guido e così siamo entrati a far parte di questo mondo. Da quando li ho conosciuti abbiamo aperto nuove possibilità importanti per il territorio e l’ospedale. Innanzitutto sul progetto di ricerca per dare cure in più ai bambini che non reagiscono alle cure ordinarie anche se per raggiungere determinati standard abbiamo target ambiziosi, un progetto da 1,5 milioni di euro in 3 anni, per il quale abbiamo già raggiunto in pochi mesi 350 mila euro. Questo è un primo risultato concreto – ha sottolineato la Matrisciano - e mentre ascoltavo i ministri pensavo che abbiamo raggiunto un risultato anche più importante sul fronte della cultura della solidarietà. Dare la possibilità a un diversamente abile ritenendolo un diverso non va bene, invece su questa piattaforma economica e lavorativa abbiamo rappresentato in modo nuovo il sociale e la rete sociale che si sta creando è importantissima. Quindi tre risultati insieme sono stati conseguiti: economico, culturale e sociale, una rivoluzione partita 9 mesi fa dall’intuizione di un imprenditore”.
