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Assemblea ALIS - Santanchè: dobbiamo difendere le attività turistiche di Ischia

30/11/2022

All’Assemblea ALIS e Stati Generali del trasporto e della logistica di Roma, Daniela Santanché, Ministro del Turismo, ha parlato dei risvolti della tragedia di Ischia sull’attività turistica sull’isola: «È evidente che il nostro cuore piange le vittime di Ischia, ci sono persone che non sono ancora state trovate. Lo dico con tutto il rispetto delle vittime, ma in consiglio dei ministri sono intervenuta su due questioni: Ischia vive al 95% di turismo, le attività al 98% si dedicano al turismo, un tempo c’era l’agricoltura, oggi è così. Bisogna fare una mappatura dei danni che hanno subito, ci sono dei thermalist famosi in tutto il mondo, tutte le strutture ricettive e termali. Non ci possiamo permettere che Ischia e i suoi abitanti perdano la stagione che inizia a Pasqua. E ho anche detto: attenzione alla comunicazione, la tragedia è pazzesca, bambini, donne, ma non deve passare il messaggio che Ischia è stata distrutta dal fango. È una parte dell’isola, dobbiamo comunicare che Ischia c’è e può affrontare la stagione, il primo flusso turistico è quello tedesco. Come ministero grazie al lavoro dello staff del ministero, ringrazio la dott.ssa Guerri, abbiamo fatto una battaglia e le risorse le abbiamo ottenute tutte, in più ci sono i fondi di coesione. È vero che alcuni di noi hanno fatto parte di altri governi, ma non avevamo mai espresso un presidente del consiglio, quindi abbiamo un vantaggio, perché lei è determinata a fare quel che ha detto in campagna elettorale. Chi attacca questa legge di bilancio è ingeneroso. Il 22 ottobre insediati, in 30 giorni abbiamo fatto la legge di bilancio. Abbiamo detto: qual è l’emergenza? Il caro bollette, l’energia. Diamo due terzi delle risorse per quello, per imprese e famiglie. Pensiamo ci debba essere un rapporto unito trasparente tra imprese e governo. Un embrione di quel che abbiamo detto in campagna elettorale c’è. Per esempio, il cuneo fiscale. Dal 2 passiamo al 3% per redditi bassi. Abbiamo bisogno di cinque anni per ampliare il taglio del cuneo».
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