Economia

Bce: 'Inflazione sopra il target ancora un altro anno'

6/5/2022

Nel Regno Unito picco del 10% entro la fine del 2022. Dopo Fed anche Bank of England alza i tassi "C'è un altro anno di un'inflazione che si attende avere uno slancio al di sopra degli obiettivi. Dopo la dinamica dell'inflazione sarà di circa il 2%". Lo ha detto Philip R. Lane capo economista e membro del comitato esecutivo della Bce, all'evento 'Cosa attende le economie dell'area dell'euro?' organizzato dal Bruegel, think tank di Bruxelles. "E' improbabile che l'economia si stabilizzi rapidamente in un nuovo stato di equilibrio stazionario neutro". Lane ha sottolineato che "non è così facile prevedere una normalizzazione" perché è determinata da molti fattori. "Ci sono considerevoli incertezze sull'inflazione", ha spiegato. E ci sono "incertezze sull'impatto economico della guerra in Ucraina". "In termini di un orientamento generale è chiaro, lo sappiamo, che a un certo punto muoveremo i tassi non solo una volta ma di più" ma è molto complicato fare previsioni. Lo ha detto Philip R. Lane capo economista e membro del comitato esecutivo della Bce. Il nodo della normalizzazione "non è l'unico tema, abbiamo avuto choc ciclici che determineranno il passo e la velocità della normalizzazione", ha spiegato, e "stiamo vedendo un cambiamento nelle condizioni di finanziamento", ma "questo non avviene nottetempo". La Banca d'Inghilterra ha deciso un nuovo rialzo dei tassi di interesse portandoli dallo 0,75% all'1%. La decisione era ampiamente attesa e viene spiegata dall'Istituto centrale britannico come misura per contrastare la crescita record dell'inflazione nel Regno Unito. L'inflazione nel Regno Unito può raggiungere un picco del 10% entro la fine dell'anno. Lo afferma la Bank of England, aggiornando le sue previsioni. L'inflazione su base annua in Turchia è arrivata al 69,97% nel mese di aprile toccando il 7,25% rispetto al mese precedente. Lo rivelano i dati dell'Istituto di statistica nazionale Tuik. A crescere maggiormente i prezzi relativi al settore di trasporti (105,86%), cibo e bevande non alcoliche (89,10%), arredamento per la casa (77,64% ) e hotel, bar e ristoranti (69,26). I dati mantengono la tendenza registrata già nel mese precedente quando era stato rilevato l'aumento dei prezzi più alto degli ultimi 20 anni con il 61,14% in 12 mesi. Secondo le stime del Gruppo di ricerca indipendente Enag, riportati da vari media turchi, l'aumento dei prezzi sarebbe molto più alto dei dati ufficiali con un'inflazione su base annua pari al 156,86% e all'8,68% da marzo ad aprile. A partire dall'autunno, è stato registrato in Turchia un diffuso aumento dei prezzi parallelamente alla svalutazione della moneta nazionale che lo scorso anno ha perso quasi il 50% del proprio valore rispetto al dollaro. La lira turca era entrata in crisi in seguito a un regolare taglio al proprio tasso di interesse di riferimento (oggi al 14%, -500 punti base da settembre a dicembre) deciso dalla Banca centrale in linea con la visione economica del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. La moneta nazionale ha smesso di perdere valore a partire da gennaio, da quando l'istituto bancario ha deciso di mantenere i tassi stabili. Fonte: (https://www.ansa.it/)
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