Brancaccio, Ance, dopo Firenze: "Non ci servono nuove leggi. Bisogna aumentare i controlli"
20/2/2024
“Aspettiamo, perché siamo ancora all’inizio dell’indagine. Ma la verità la sapremo presto. Poi, al di là della situazione specifica, certamente esiste un problema". Lo ha affermato Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, dopo la tragedia al cantiere Esselunga di Firenze. "Sappiamo che il rischio zero non esiste, ma non possiamo essere ciechi e indifferenti di fronte a queste morti. Quello che mi sento di dire adesso è che bisogna mettere da parte i tentativi di strumentalizzazione e cercare di capire come si può intervenire su queste situazioni. I problemi principali sono i controlli, oltre alla qualificazione delle imprese. Per i lavori pubblici esiste, anche se migliorabile. Bisogna pensare a delle regole anche per quelli privati. E intensificare i controlli, che però devono servire a prevenire e non essere punitivi. I nostri centri di formazione e sicurezza fanno ispezioni consulenziali: servono a indirizzare le imprese verso le migliori procedure. Il contratto edile prevede formazione specifica e procedure per migliorare la sicurezza nelle imprese"."L’Ance non apprezza il subappalto infinito. Non l’ha mai chiesto, perché rende più difficili i controlli. Ma il tema è un altro: nei lavori pubblici le imprese subappaltatrici devono avere requisiti e l’approvazione del committente. In quelli privati queste regole non ci sono ancora. Bisogna aiutare e sostenere le imprese e i lavoratori nella qualificazione e intensificare i controlli. Il personale negli ultimi anni si è ridotto. Ora leggo di una controtendenza: meno male. Ma un’impresa seria ha tutto l’interesse a subappaltare a un’impresa altrettanto seria, visto che il responsabile legale rimane comunque il primo appaltatore. Il problema della sicurezza sul lavoro non si risolve mettendo nuove regole. Noi ne abbiamo tante, forse troppe. Cerchiamo invece di avere più personale dedicato ai controlli e di diffondere una cultura della sicurezza e della competenza, a tutti i livelli. Anche la formazione della pubblica amministrazione è fondamentale. Si tratta di una catena lunga e complessa, quindi ci vogliono formazione e controlli. Le regole ci sono".