Economia

Contributi a fondo perduto: il bando imprese creative

23/6/2022

Il Governo ha messo a disposizione per l’anno 2022 un fondo pari a 28 milioni di euro rivolto alle imprese creative al fine di sostenerne l’espansione e il consolidamento: è quanto si legge in una nota della Cgia. La misura interessa anche le start up (quest’ultime devono essere iscritte nell’apposito registro tenuto presso la CCIAA). Tra i settori artigiani che possono beneficiare di questa misura segnaliamo, tra gli altri: Tessile, abbigliamento, sartoria, pelli, tappezzieri; grafici, legatorie, legno, mobili, corniciai, vetro artistico e a soffio artistico; ceramisti, marmisti, produzione oggetti in ferro, rame e altri metalli; fabbricazione gioielli, bigiotteria, pietre preziose, riparazione orologi; riprese fotografiche e laboratori fotografici. La domanda deve essere compilata esclusivamente per via elettronica utilizzando la piattaforma informatica sul sito www.invitalia.it sezione “Fondo imprese creative”. Durante la “precompilazione” è prevista anche la stesura di un business plan. La precompilazione della domanda di agevolazione è obbligatoria e deve essere realizzata sempre on line a partire dalle ore 10:00 del 20 giugno 2022; Una volta fatta la precompilazione, l’invio della domanda ufficiale scatta dalle ore 10:00 del 5 luglio 2022. La domanda può essere presentata da una singola azienda (obbligatoriamente creativa) o anche da più aziende (minimo 2, per numeri superiori almeno una deve sempre avere il codice ATECO delle creative) Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamento agevolato a tasso zero e di contributo a fondo perduto per un importo massimo fino all’80% della spesa complessivamente ammissibile così ripartita: 40% a fondo perduto; 40% finanziamento agevolato (tasso zero non è assistito da alcuna forma di garanzia); 20% quota non coperta dall’agevolazione (ovvero a carico del richiedente). Le spese ammissibili sono quelle sostenute dopo la presentazione della domanda. I programmi devono essere di importo non superiore a 500 mila euro al netto di IVA e avere una durata non superiore a 24 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione. Spese finanziabili: Impianti, macchinari e attrezzature; Immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o relative licenze d’uso; Opere murarie, nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile; Spese di capitale circolante, nel limite del 50% delle spese di investimento complessivamente ritenute ammissibili (es. materie prime, spese per noleggio, canoni leasing, utenze, perizie tecniche, costo del lavoro del dipendente assunto a tempo indeterminato, etc.). L’erogazione delle agevolazioni avviene su richiesta del beneficiario mediante presentazione di massimo 4 stati di avanzamento dei lavori.
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