Economia

De Luise: gli aumenti dei costi energetici possono distruggere ogni ipotesi di crescita se non contenuti

20/6/2022

La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise è intervenuta al Forum PA. Focus della tavola rotonda dal titolo “Programmazione economica, investimenti pubblici e sostenibilità” è stata la nuova fase economica – caratterizzata dall’avvio del PNRR – che conferma il ruolo strategico di programmazione degli investimenti pubblici sostenibili assunto dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) e dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE), sua struttura di supporto, nell’adozione di delibere in materia di infrastrutture, coesione territoriale nazionale ed europea, sviluppo economico, salute, ambiente, garanzia per le imprese all’estero, ricostruzione post-sisma. ”Le imprese di prossimità temono l’ondata d’incertezza seguita allo scoppio del conflitto, perché rallenta i consumi interni da cui dipendono. Il turismo, invece, sta dando segnali incoraggianti di ripresa”, ha detto nel suo intervento la presidente di Confesercenti. “La vivacità del turismo, però, non basta. Gli interventi per contenere l’aumento dei prezzi dei beni energetici sono stati efficaci: siamo stati tra i primi a riconoscerlo al governo. Ma le tensioni non sono ancora finite, e potrebbe essere necessario rinforzare e prorogare i sostegni per frenare l’inflazione. Un aumento dei prezzi che non è dovuto alle imprese del commercio, che subiscono per prime l’incremento dei costi dei prodotti”, ha aggiunto. “Il Governo ha fatto tanto per garantire stabilità alle imprese, ma purtroppo non è mai abbastanza. Gli aumenti dei costi energetici possono distruggere ogni ipotesi di crescita se non contenuti. Chi si può permettere di speculare sui prezzi di servizi e prodotti non sono certamente le PMI che stanno facendo di tutto per mantenere in vita le proprie attività. La tassazione degli extra profitti, giusta, ci fa capire che chi può speculare gode di posizioni di mercato, in termini di quote, importanti. La situazione economica non è florida. Le imprese combattono contro costi sempre meno comprimibili e chi lavora nelle nostre imprese ha gli stessi problemi. Abbiamo aperto i tavoli di trattativa e abbiamo proposto un rinnovo ponte per poi, ad emergenza finita, definire nei dettagli i rinnovi. Certo che avremmo bisogno non di salario minimo ma di sgravi sul costo del lavoro”
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