Descalzi, nucleare: è qualcosa a cui non possiamo dire no, lo abbiamo fatto per troppo tempo

Descalzi, nucleare: è qualcosa a cui non possiamo dire no, lo abbiamo fatto per troppo tempo», ha detto il ceo di Eni al convegno «Indipendenza energetica dal 2050 - La parola alle imprese: come riuscirci» organizzato a Roma alla Camera da Forza Italia. Descalzi si riferiva in particolare alla tecnologia di quarta generazione, «praticamente una economia circolare perché usa scorie, prodotti che vengono dalla seconda o terza generazione». Quindi: «Nucleare sì, rinnovabili sì, il gas non possiamo cancellarlo e allora dobbiamo cercare di pulirlo», ha ribadito, perché nucleare e rinnovabili potrebbero non bastare. «Per essere indipendenti bisogna avere l'energia ma anche attitudine a non dire di no». «Se riusciremo a centrare l'obiettivo della decarbonizzazione — ha dichiarato il deputato e responsabile Energia di Forza Italia, Luca Squeri, promotore del convegno — vorrà dire che avremo implementato tutte le fonti rinnovabili e introdotto il nucleare. Allora non avremo più problemi di approvvigionamento». Descalzi ha anche affermato che l’Europa è paragonabile a una Ferrari senza benzina. «Siamo in una situazione estremamente difficile — ha spiegato il ceo di Eni — abbiamo un grande mercato che si sta atrofizzando e non abbiamo energia nostra, dobbiamo essere più aperti» perché «siamo agli sgoccioli: l'Italia e l'Europa hanno una grandissima capacità produttiva e sono come una Ferrari senza benzina». «La verità — ha proseguito Descalzi — è che non abbiamo i soldi per fare grossi sforzi sulla parte infrastrutturale e la parte di trasformazione dei vettori energetici: nessuno ha margine fiscale tranne la Germania. Dobbiamo cercare di lavorare molto sul riciclo e sul riutilizzo delle infrastrutture che abbiamo. (...). In un continente povero vengono promossi investimenti per poi non utilizzarne i prodotti. Io penso che prima dell'indipendenza energetica ci vuole indipendenza e competenza intellettuale».