Economia

Export: Istat, flessione per tutte le Regioni a eccezione del Nord-ovest nel secondo trimestre

14/9/2023

Nel secondo trimestre 2023 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali, a eccezione del Nord-ovest che risulta stazionario. La riduzione è molto ampia per il Centro (-15,7 per cento), più contenuta per il Nord-est (-2,6 per cento) e per il Sud e Isole (-2,4 per cento). È quanto emerge dal report dell’Istat sulle esportazioni delle Regioni italiane nel secondo trimestre 2023. Nel periodo gennaio-giugno 2023, la crescita su base annua dell’export in valore (+4,2 per cento) mostra notevoli differenziazioni territoriali: l’aumento delle esportazioni è marcato per il Sud (+14,0 per cento), di poco superiore alla media nazionale per il Nord-ovest (+6,6 per cento) e per il Centro (+5,3 per cento), più contenuto per il Nord-est (+1,7 per cento), mentre per le Isole si rileva una decisa contrazione (-19,6 per cento). Nel primo semestre 2023, le regioni più dinamiche all’export sono Campania (+25,5 per cento), Calabria (+20,6 per cento), Marche (+18,2 per cento), Molise (+16,2 per cento) e Piemonte (+15,6 per cento), che da solo contribuisce per 1,4 punti percentuali alla crescita tendenziale dell’export nazionale. La performance positiva di Lombardia (+3,5 per cento) e Toscana (+10,4 per cento) fornisce un ulteriore contributo di 1,8 punti. Per contro, si segnalano le dinamiche negative di Lazio (-9,4 per cento), Sicilia (-17,2 per cento), Sardegna (-24,3 per cento) e Friuli-Venezia Giulia (-9,7 per cento). Nello stesso periodo, l’aumento - sottolinea Istat - delle vendite di autoveicoli dal Piemonte e di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto spiega per 1,9 punti percentuali la crescita dell’export nazionale; un ulteriore contributo di 1,4 punti deriva dalle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche, Toscana e Campania. All’opposto, la contrazione dell’export di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna, in particolare, e dalla Liguria fornisce un contributo negativo di 0,9 punti percentuali alla variazione delle esportazioni. Nei primi sei mesi del 2023, i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite delle Marche verso la Cina (+1.875,8 per cento), del Piemonte verso Francia (+29,5 per cento) e Germania (+23,2 per cento) e della Campania verso la Svizzera (+96,3 per cento). Apporti negativi, invece, provengono dalla contrazione dell’export del Lazio verso Belgio (-36,4 per cento) e Germania (-16,5 per cento), della Toscana verso la Svizzera (-30,8 per cento), della Lombardia verso la Germania (-7,1 per cento) e della Sicilia verso la Turchia (-77,5 per cento). Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Torino, Milano, Napoli, Ascoli Piceno, Livorno e Siena; i maggiori contributi negativi derivano da Siracusa, Cagliari e Latina.
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