Economia

Fabbrica cinese auto elettriche, Dongfeng: siamo interessati a produrre in Italia, ne stiamo discutendo con il governo

18/4/2024

Fabbrica cinese auto elettriche, Dongfeng, uno dei primi tre colossi cinesi, che detiene ancora una quota dell'1,5% in Stellantis, vuole produrre in Italia. «Siamo interessati a produrre in Italia», ha detto Qian Xie, capo Europa della Dongfeng Automobile Group, a Milano, a un evento Design Week per presentare Voyah, un nuovo marchio, come riportato da Repubblica. L’obiettivo è quello di aprire una fabbrica da 100 mila auto. La presenza in Italia permetterebbe di «distribuire meglio in tutti gli altri Paesi dell'area, qui c'è una cultura automobilistica oltre a una rete di porti». E poi aggiunge: «Le discussioni col governo italiano sono allo stadio iniziale: vogliono stabilire un rapporto di fiducia e poi approfondire. Finora i contatti sono molto positivi, ha detto Xie. L'arrivo di una casa cinese è un tema che fa discutere, vista anche la reazione dell'ad di Stellantis Carlos Tavares che considera l'apertura di una fabbrica in Italia, sostenuta dal ministro Urso, una potenziale minaccia. Chissà che ne pensa Tavares, che durante una visita negli impianti torinesi di Mirafiori ha affermato: «Se qualcuno vuole introdurre competitor cinesi dovrà prendersi le responsabilità sulle decisioni impopolari». La polemica con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è incentrata sulla produzione, che per il governo dovrebbe raggiungere almeno un milione di veicoli l’anno; in assenza di questo livello, Urso ha auspicato l’arrivo di un nuovo produttore (si è parlato di marchi cinesi, ma anche di Tesla), ricordando che l’Itslis è l’unico paese europeo ad averne uno soltanto, Stellantis appunto. Ma un milione di auto per Tavares si possono produrre solo se il governo introduce sussidi per l’auto elettrica degni di questo nome. “Complessivamente in Italia siamo al 63% della nostra capacità produttiva e saremmo pronti a raddoppiare la produzione della 500 elettrica a Torino. Ma l'Italia ha un problema, riscontrabile nella struttura del suo mercato: ha la quota di segmento B (utilitarie, ndr) più grande, se confrontata con quella degli altri Paesi europei. Questo ci dice che la questione dell'accessibilità è molto importante per le famiglie italiane” ha detto Tavares.
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