Trasporti e logistica

Giovannini: la Tav è essenziale per il Centro Sud

5/1/2022

Contando tutti gli investimenti assegnati al suo ministero, la quota del Sud è il 55% su 61,4 miliardi. E se si considerano solo i nuovi investimenti, perché una parte dei progetti inseriti nel Pnrr era già esistente, si arriva al 64%. E questo non è frutto di un algoritmo, ma di una chiara scelta in favore del Mezzogiorno. Lo scetticismo che avverto al Sud è storicamente giustificato, ma una cosa è chiedere di vederci chiaro, come nella vostra inchiesta, altro è restare scettici anche una volta che le cose sono chiarite». Lo ha affermato il ministro Enrico Giovannini in un’intervista al Messaggero. «Il Pnrr sta cambiando le regole del gioco, per tutti. Con il Piano ci sono scadenze temporali molto rigide e noi abbiamo inserito soltanto progetti realizzabili in quei termini e già identificati. A monte delle scelte c'è già una valutazione di fattibilità, cosa che nei fondi europei "ordinari" normalmente non figura. Fare la Salerno – Reggio è stata una scelta di questo governo. Se l'avessimo inserita tutta nel Pnrr saremmo stati dei folli perché è impossibile ultimarla nei tempi previsti; per questo, sono inseriti solo i lotti realizzabili e resi fruibili entro il 2026, ma ci sono quasi 10 miliardi sul bilancio dello Stato per proseguire l'opera oltre tale data. Anche quando si e realizzata l'Alta velocità al Centro-Nord c'era chi parlava di opera faraonica e di spreco di risorse pubbliche. E invece ha cambiato la vita a milioni di persone. D'altra parte, perché i cittadini del Sud non dovrebbero avere le stesse opportunità degli altri? Mi faccia aggiungere che ci sono molti altri fondi per le ferrovie regionali del Sud, proprio per connetterle ai nodi dell'Alta Velocità» ha aggiunto Giovann
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