Sostenibilità

Giovannini: uno sviluppo sostenibile per i trasporti, anche su gomma

12/5/2022

"Tutte le opere dovranno essere attuate con un nuovo approccio di sostenibilità, ovvero valutando non solo l'impatto sull'ambiente ma anche sulle persone e sulle disuguaglianze. Perché sostenibilità non è solo ambientale ma anche sociale ed economica. Per il Mims abbiamo 61,5 miliardi del PNRR e del Piano complementare, ma nei prossimi 10 anni arriveremo a 104 miliardi, perché abbiamo scelto di fare anche altri investimenti che non erano previsti nel piano: manutenzione delle strade, potenziamento delle infrastrutture idriche, metropolitane nelle città”. Lo ha affermato il ministro Enrico Giovannini in un’intervista alla rivista Tir. «I prossimi passaggi? Intanto l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, perché quello che è stato fatto finora è la progettazione e in alcuni casi anche l'avvio di gare. Ora si tratta di trasformare tutto questo in lavori, in acquisti di beni e servizi. In parte questo sta già avvenendo, ma il grosso si realizzerà tra la seconda metà del 2022 e nel 2023. Per quanto riguarda l'autotrasporto, ci sono tre elementi da tenere presente. Il primo ha a che fare con lo shift modale, con lo spostamento di molti trasporti dalla gomma al ferro. Collegare aeroporti, interporti e porti con le ferrovie è uno dei punti cruciali proprio del PNRR. Quindi da un lato puntiamo a ridurre l'uso dei trasporti su gomma per la lunga distanza, fermo restando che per l'ultimo miglio il trasporto su gomma non ha alternative. Il secondo aspetto è l'innovazione tecnologica a favore di una mobilità più sostenibile. Non sappiamo ancora dove ci porterà. Anche tra i produttori internazionali vi sono diversi punti di vista: alcuni stanno puntando più sulle batterie, altri ancora sull'idrogeno. Noi, negli ultimi mesi, abbiamo analizzato tutti questi aspetti e proprio nei giorni scorsi è stato pubblicato un rapporto in cui ci siamo confrontati con i rappresentanti di tutti i diversi mezzi di trasporto dalle moto agli aerei sulla prospettiva tecnologica. La terza dimensione è quella del miglioramento delle condizioni di lavoro nell'autotrasporto, e non solo. Dobbiamo progredire verso un lavoro che sia più avanzato anche tecnologicamente: penso ad esempio all'uso di piattaforme che consentano di far viaggiare i tir più carichi senza lo spreco che avviene oggi a causa della scarsa interazione tra i vari operatori o ancora ai sistemi di assistenza al conducente, come può essere la guida assistita. Tutti dispositivi che consentono ai lavoratori del settore di avere un alleggerimento delle condizioni gravose in cui operano” ha aggiunto Giovannini.
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