Trasporti e logistica

Grimaldi: «Con tassa Ue sul trasporto marittimo più camion sulle strade»

16/11/2023

L'estensione al trasporto marittimo del sistema di tassazione Ets (il sistema europeo per lo scambio di quote di emissioni), introdotto con la direttiva Ue 2023/959, rischia di sferrare un colpo durissimo al settore e di ottenere risultati opposti a quelli sperati, cioè la riduzione delle emissioni climalteranti. Lo dice Guido Grimaldi, presidente di ALIS, l'associazione logistica dell'intermodalità sostenibile, aprendo il 14 Novembre a Roma i lavori dell'assemblea annuale. Afferma Grimaldi: «Il sistema di tassazione Ets applicato al solo trasporto marittimo, in vigore dal primo gennaio 2024, rappresenta un esempio di scelte opinabili, discutibili e dannose per l'Europa stessa. Questa ipertassazione potrebbe invece determinare un rischio di back shift modale, facendo fare all'Italia un balzo indietro di 30 anni con un ritorno di milioni di camion sulle nostre autostrade con un preoccupante aumento dell'inquinamento e dell'inddentalità. Senza dimenticare la distorsione della concorrenza modale che si potrebbe generare, in quanto dal gennaio 2024 l'Ets non sarà applicato a tutte le modalità di trasporto ma solo al settore marittimo». Secondo alcuni analisti, questo sistema, nato per proteggere l'ambiente, potrebbe nei fatti causare pesanti ricadute negative per il settore portuale europeo, con il rischio di una progressiva delocalizzazione verso i porti del Nord Africa delle attività di trasbordo di contenitori, precedentemente svolte negli scali italiani ed europei. Nello specifico, tra i porti più danneggiativi sarebbe quello di Gioia Tauro che rischierebbe di perdere tutti i suoi traffici a favore dei porti africani poiché le compagnie che fanno scalo nel porto calabrese non potranno sostenere i costi associati al regime Ets, equivalenti a un totale, stimato, di centinaia di milioni di euro annui. Continua Grimaldi: «L'Ets rischia purtroppo di compromettere e vanificare gli sforzi ed i risultati raggiunti finora dagli armatori, ad esempio attraverso le virtuose autostrade del mare, che proprio l'Europa ha voluto fortemente incentivare negli ultimi anni con l'obiettivo di sottrarre i camion dalle strade e ridurre le emissioni inquinanti. Pensiamo che nel solo 2022 il traffico di merci ro-ro nei porti italiani è stato pari a circa 121 milioni di tonnellate, confermando il ruolo leader del nostro Paese per le autostrade del mare e per i collegamenti con le isole». Parole che trovano una sponda immediata nel ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, presente all'assemblea di ALIS: «La maniera più stupida per aiutare l'ambiente è quella di imporre nuove tasse: le tasse dell'Ets sul marittimo e sui porti rischiano di essere un danno per l'industria italiana ed europea e un vantaggio per le industrie extraeuropee». Anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che interviene dopo Salvini, parla del caso Ets: «Il commissario europeo Wopke Hoekstra (olandese, ndr) si è impegnato personalmente a valutare la situazione e proporre le soluzioni. La commissione Ue sta lavorando perché si sono resi conto della situazione assurda che si sta creando per noi rispetto a certe rotte. È concreto il rischio che vengano abbandonati i nostri porti. E tra i più colpiti ci sarebbe Gioia Tauro». Conclude Grimaldi: «Riteniamo invece una buona soluzione per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione la proposta di Emanuele Grimaldi, presidente dell'International Chamber of Shipping, di istituire un fondo globale di ricerca e sviluppo Fund&Reward, alimentato attraverso una fee (commissione, ndr) su tutte le emissioni prodotte a livello mondiale, dal quale si possano poi attingere le risorse per le nuove tecnologie, ma soprattutto peri nuovi carburanti che saranno sempre più costosi e per premiare gli armatori che si sono impegnati e hanno investito prima in nuove tecnologie». Fonte:( IlSole24Ore)
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