Trasporti e logistica

Il mercato del camion ha tenuto nel 2022, ma con differenze

10/1/2023

L’associazione dei costruttori di veicoli Unrae ha diffuso il 10 gennaio 2023 i dati sulle immatricolazioni italiane dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, che mostrano una buona tenuta del mercato nonostante le difficoltà economiche. Infatti, nell’intero anno sono stati immatricolati 25.600 veicoli, con un aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Ma analizzando i tre segmenti in cui è diviso questo settore: medio-leggero (da 3,51 a 6 tonnellate), medio-pesante (da 6,1 a 15,99 tonnellate) e pesante (sopra le 16 tonnellate) emergono risultati diversi. I medio-leggeri sono quelli che mostrano il maggiore incremento percentuale (+17,6%) ma il minore valore assoluto d’immatricolazioni (885), mentre i medio-pesanti mostrano la peggiore prestazione, con un crollo del 17,8% e 2967 immatricolazioni. Così, i veicoli con massa da 3,51 a 15,99 tonnellate sommano 3852 immatricolazioni, a fronte delle 4362 del 2021, confermando la crisi strutturale di questo segmento. La maggior parte delle immatricolazioni (21.747) è avvenuta nella fascia pesante, che nel 2022 mostra un aumento percentuale del 4,1% rispetto all’anno precedente. “I dati di fine anno confermano un andamento di mercato sostanzialmente in linea con il 2021, merito soprattutto del comparto dei veicoli pesanti che di fatto, grazie alle immatricolazioni dell’ultimo trimestre, ha consentito di archiviare l’anno con un segno positivo”, commenta Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae. Starace aggiunge che il 2022 è stato un anno molto volatile, dove è continuata la carenza di componenti per l’assemblaggio dei veicoli e l’aumento del loro costo. Una situazione che ha mantenuto tempi di consegna lunghi. Per l’anno in corso, Starace chiede al Governo un fondo destinato “a sostenere in maniera strutturale il rinnovo del parco circolante – che ricordiamo essere uno dei più vetusti d’Europa, con un’età media di oltre 14 anni – così da contribuire sia al percorso di decarbonizzazione, che tutti i costruttori hanno già intrapreso, sia al miglioramento della sicurezza stradale”. Fonte:(https://www.trasportoeuropa.it/)
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