Economia

Intesa Sanpaolo: distretti industriali triveneti, export +17,9%, nei primi tre mesi del 2022

29/7/2022

È stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al primo trimestre 2022, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Nei primi 3 mesi del 2022 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti del Triveneto hanno superato i 9,9 miliardi di euro, poco al di sotto del record dei 10 miliardi toccato nel quarto trimestre 2021: la variazione tendenziale è stata del +17,9%, appena inferiore alla crescita totale nazionale (+19,3%). Se confrontati con lo stesso periodo pre-Covid i distretti del Triveneto hanno invece registrato una performance leggermente superiore al totale nazionale (+17,9% Triveneto vs. +16,0%). Spiccano i distretti del Friuli-Venezia Giulia con 748 milioni di euro (+24,5% sul primo trimestre 2021), massimo storico trimestrale dal 2008, seguiti dal Veneto con 7,9 miliardi di euro (+19,3% sul primo trimestre 2021) e dal Trentino-Alto Adige con 1,3 miliardi di euro (+7,0% sul primo trimestre 2021). I brillanti risultati di crescita dei valori delle esportazioni risentono in parte del rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che si è accentuato nel primo trimestre 2022 a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Nonostante l’impatto delle tensioni inflattive sia stato avvertito in modo più rilevante dai distretti della metalmeccanica, dei prodotti in carta e cartone, della gomma e plastica e dei prodotti in legno, secondo le nostre stime le variazioni tendenziali delle esportazioni a prezzi costanti (deflazionati secondo i prezzi alla produzione per l’estero) rimangono positive rispetto al 2021. Nel primo trimestre 2022 sono risultati trainanti i mercati di sbocco dell’Europa Occidentale (+725 milioni di euro la differenza sul primo trimestre 2021), in primis la Francia (+19% sul primo trimestre 2021), seguita dalla Germania (+12,2%) e dal Regno Unito (+28,3%). Per variazione percentuale si è distinto anche il Nord America (+363 milioni di euro pari a +36,3% sul primo trimestre 2021) e crescite importanti si sono registrate anche in Medio Oriente (+28,1%) e America Latina (+25,7%). I distretti del Veneto Nel primo trimestre 2022 le esportazioni dei distretti veneti hanno sfiorato i 7,9 miliardi di euro, valore solo di poco inferiore al massimo storico raggiunto nel trimestre precedente: la crescita tendenziale del 19,3% è stata in linea con la variazione totale nazionale e si è consolidato il recupero del livello delle esportazioni pre-Covid (+17,4% sul primo trimestre 2019). I mercati di sbocco più dinamici sono stati gli Stati Uniti (+36,5% sul primo trimestre 2021), la Francia (+20,4%) e la Germania (+13,1%), mentre i cali di vendite più significativi si sono registrati in Svizzera (-32,9%) nei distretti del comparto moda, seguiti da Ucraina e Russia per effetto del conflitto in atto. Si tratta di una crescita robusta e diffusa dei 27 distretti monitorati fatta eccezione solo per le Carni di Verona che segnano un calo sia rispetto al 2021 che al pre-Covid, a causa della riduzione di più di un terzo degli acquisti del mercato tedesco. Ci sono poi 3 distretti del sistema moda che, sebbene si trovino in territorio positivo rispetto al 2021, non hanno ancora completato il recupero del valore delle esportazioni rispetto al pre-Covid: sono le Calzature del Brenta (+31% sul primo trimestre 2021 e -1,0% sul primo trimestre 2019) che evidenziano una ripresa brillante delle vendite in Francia, Stati Uniti, Spagna, Belgio e Paesi Bassi, ma risentono del mancato recupero nei mercati tedesco e soprattutto britannico (-60% sui livelli pre-Covid); il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno (+10,5% sul 2021 e -2,0% sul 2019) che ha segnato dei balzi nel mercato cinese e in quello statunitense, e pur crescendo nel Regno Unito non ha ancora superato in questo mercato i livelli pre-pandemici; il Tessile e abbigliamento di Treviso (+18,3% sul 2021 e -6,4% sul 2019) che non ha recuperato in Portogallo, Grecia e Svizzera.
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