Economia

Intesa Sanpaolo: “Garanzia Futuro” di Sace già a disposizione delle imprese

9/1/2024

Intesa Sanpaolo rinnova e rafforza la partnership con SACE per consentire alle imprese italiane di accedere ai finanziamenti a supporto degli investimenti strategici grazie all’accordo recentemente sottoscritto, e operativo dal 2 gennaio, inerente Garanzia Futuro. Un nuovo accordo che rende di fatto Intesa Sanpaolo capace di mettere immediatamente a disposizione dell’imprenditoria la nuova garanzia, segnando una ulteriore collaborazione strategica tra il Gruppo bancario e SACE in virtù della quale ad oggi sono stati già accordati flussi di finanziamento per oltre 21,2 miliardi di euro attraverso Garanzia Italia, Garanzia SupportItalia e Garanzia Green. Garanzia Futuro è la nuova garanzia SACE, veloce, facile e digitale, dedicata all’ecosistema delle imprese italiane ed in particolare alle PMI e alle filiere strategiche, che rappresentano il cuore del Piano Industriale INSIEME 2025 di SACE, a supporto dei loro investimenti in Italia e all’estero, in innovazione tecnologica e digitalizzazione e infrastrutture. La garanzia, con una percentuale di copertura pari al 70%, è abbinabile a finanziamenti a medio/lungo termine con importo in linea capitale fino a 50 milioni di euro e durata massima di 20 anni. L’iniziativa consentirà di sostenere gli investimenti sui filoni strategici di crescita del Paese - in coerenza con le missioni del PNRR - nonché lo sviluppo sui mercati globali, da parte di società di capitali, PMI e non PMI, anche in forma cooperativa, con sede legale o secondaria in Italia. Le progettualità delle imprese italiane che potranno essere finanziate grazie a Garanzia Futuro sono legate ad operazioni di rilievo strategico per l’economia italiana sotto i profili dell’internazionalizzazione, della sicurezza economica o dell’attivazione di processi produttivi e occupazionali in Italia. In particolare, sono finanziabili gli investimenti in Italia per la realizzazione di infrastrutture prioritarie, sociali, energy, idriche o digitali; in aree economicamente svantaggiate; per l’innovazione tecnologica e digitale; per le filiere strategiche; per la riduzione del rischio sismico o idrogeologico; per l’imprenditoria femminile.
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