Trasporti e logistica
L’intervista ad Emanuele Grimaldi: «Mare, Meloni ha ragione primo asset da sfruttare».
30/5/2024

Il leader dell’associazione mondiale degli armatori: «Giusta l’attenzione di Roma. Più cresce il Mezzogiorno più cresce il Paese: il cambio di paradigma è tutto qui».
«Noi siamo convinti che il destino del Sud non sia quello di vivere di sussidi e assistenzialismo, ma di lavoro e di sviluppo».
Le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni contenute nell'intervista pubblicata ieri da Il Mattino sposano perfettamente il pensiero di Emanuele Grimaldi, presidente del Gruppo Grimaldi e presidente dell'International Chamber of Shipping, l'associazione mondiale degli armatori.
«Il Sud cresce già più del Nord - dice Grimaldi - e l'Italia nel suo complesso attualmente va meglio del Nord Europa».
**Il suo punto di osservazione presidente è sicuramente privilegiato**
«Al mio Gruppo appartengono società che operano nel Baltico e in tutto il Nord Europa. In questo momento segnano il passo con un -10%; le società, invece, che operano in Italia e, nello specifico a Napoli e nel Sud, segnano tutte dati molto positivi. Insomma credo che il Sud Italia può guardare anche al Nord Est a testa alta, andiamo meglio anche di questa area del Paese da sempre indicata come locomotiva».
**Nell'intervista a Il Mattino Giorgia Meloni dice anche che in questo nuovo paradigma il primo asset che può essere sfruttato di più e meglio è il mare. Bisogna rafforzare ulteriormente i primati di armatori e cantieristica**
«Sono giuste le parole del premier, il primo asset da sfruttare è il mare. Mi lasci dire, comunque, che fa molto piacere l'attenzione del governo verso il Sud, verso Napoli e verso la provincia di Napoli. Questa azione è molto importante per tutto il Paese perché più cresce il Mezzogiorno più cresce l'Italia. Questa è la vera svolta. II cambio di paradigma è tutto qui. E mi pare che siamo sulla strada giusta».
**Basta lamentazioni, dunque? Basta piangerci addosso?**
«Esattamente. E soprattutto è necessario che i riferimenti storici siano ben chiari a tutti».
**Cioè da dove veniamo?**
«Alla vigilia dell'Unità d'Italia le banche più ricche erano al Sud, 180% della flotta nazionale era di armatori meridionali. E poi i cantieri navali, la prima ferrovia, i tesori architettonici e tantissimo altro. Se il Sud avesse rivendicato autonomia nel corso della sua storia, oggi sarebbero gli altri a correrci dietro».
**Si riferisce alla riforma sulle autonomie?**
«Si. Ma non dobbiamo andare molto indietro. Il secolo scorso il Banco di Napoli era uno dei forzieri del Paese; mio zio Achille Lauro, aveva la flotta più grande ed era l’armatore più rispettato al mondo».
**Ma anche oggi sulle flotte non temiamo confronti**
«E questo dimostra come abbiamo saputo guardare avanti meglio e prima degli altri. Penso a Gianluigi Aponte, armatore napoletano, che possiede la flotta più grande al mondo; non dovrei dirlo io, ma penso al Gruppo Grimaldi con un centinaio di navi che battono bandiera italiana e altrettanto che lavorano stabilmente in altri Paesi. E tenga conto che parliamo di un gruppo completamente italiano, con la sede principale a Napoli, che fa da ombrello anche alla società che abbiamo all’estero».
**Navi, logistica, portualità, trasporto e distribuzione. II Gruppo Grimaldi opera su tutta la filiera**
«E questo è sicuramente una svolta che si è rivelata molto positiva. Oggi con 5 miliardi di fatturato sul trasporto rotabile siamo la prima compagnia al mondo e, lo ripeto, siamo una compagnia orgogliosamente napoletana».
**La Meloni dice che il governo sostiene la vocazione del Sud a diventare hub del Mediterraneo**
«Una scelta importante perché ci mette nelle condizioni di crescere ulteriormente con il lavoro».
**Si riferisce al Piano Mattei?**
«Certamente il Piano Mattei per noi è la conferma esatta di quello che già facciamo e che continueremo a fare con ancora più tenacia. Quando la Meloni dice che guardiamo all'Africa non per portare via qualcosa dalle Nazioni che ci ospitano, ma dobbiamo lasciare qualcosa e costruire qualcosa insieme a loro, i promuove a pieni voti. Noi abbiamo terminal a Logos in Nigeria, a Dakar in Senegal, operiamo in Egitto e in tanti altri Paesi del Sud del mondo. Ebbene operiamo insieme a loro. Non abbiamo mai avuto intenti predatori ma solo di collaborazione. Oggi vedere quei terminal all’opera è un piacere: dirigenti e operai sanno che abbiamo portato lavoro, formazione, tecnologie E ci apprezzano sempre di più. In pratica abbiamo soci locali e insieme costruiamo modelli organizzativi ed economici he li aiutano anche in altri settori».
**La formazione è essenziale in questi Paesi**
«E noi anche in questo siamo avanti. Abbiamo un accordo con l'Università che opera sotto l'egida dell'Onu. Diamo borse di studio a studenti che provengono da questi Paesi per investire sui manager di domani. Anche la nostra Fondazione opera molto sulla formazione e sulla ricerca».
**Ma ci sono altri vantaggi oltre alla posizione strategica del Sud al centro del Mediterraneo?**
«Certamente sì. Il Sud ha una vocazione turistica straordinaria da cui promana bellezza e cultura. Sono elementi che da soli possono generare infinite possibilità oltre a quelle che già generano. E poi il vantaggio tecnologico della posizione geografica. Tengo conto che un pannello solate installato nel Mezzogiorno produce il doppio dell’energia dello stesso pannello installato a Francoforte. Abbiamo le migliori condizione per vincere la sfida ambientale meglio e prima degli altri. Ecco la consapevolezza di questa forza, che tutti dobbiamo avere, è la nostra maggiore risorsa. Queste cose vanno dette con chiarezza e, se necessario, anche urlarle».
Fonte: Il Mattino
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