Economia

Nasce in Puglia il Laboratorio Esg di Intesa Sanpaolo con Srm, autorità di sistema portuali e Confindustria

22/7/2022

Intesa Sanpaolo, Srm (Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno collegato a Intesa Sanpaolo), le Autorità di Sistema Portuali del Mar Ionio e dell’Adriatico Meridionale e Confindustria Puglia presenteranno il 25 luglio a Bari e il 26 luglio a Taranto il “Laboratorio ESG - Environmental Social Governance”, l’iniziativa di Intesa Sanpaolo prevista per tutto il territorio nazionale e dedicata alle PMI che ambiscono a migliorare il proprio profilo di sostenibilità avviando la transizione verso obiettivi ESG e investimenti in progetti di economia sostenibile e circolare. Si tratta di un intervento che per Intesa Sanpaolo rientra nel piano più ampio per dare supporto agli investimenti legati al PNRR. In questo contesto Intesa Sanpaolo annuncia un plafond destinato alle PMI del territorio pari a 500 milioni di euro, finalizzato a stimolare gli investimenti in economia circolare e sostenibilità delle aziende del territorio della Direzione Regionale Basilicata, Puglia e Molise guidata da Alberto Pedroli. Il si inserisce nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico di Intesa Sanpaolo per favorire la liquidità e investimenti nella transizione sostenibile e digitale delle imprese. In considerazione della rilevanza dei temi della sostenibilità ambientale e sociale per accrescere il valore della competitività delle PMI, Intesa Sanpaolo oltre ad aver attivato un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, ha lanciato nel 2020 un plafond da 2 miliardi di euro per gli S-Loans, una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. In particolare, con garanzia SACE Green all’80%, è una iniziativa pensata per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti di investimento green. A conferma di un quadro economico e sociale nel quale l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green diventano determinanti per il sistema manifatturiero, il Laboratorio ESG si pone come acceleratore per la crescita sostenibile delle PMI pugliesi e per la creazione di valore collettivo sociale e ambientale nella logica del più esteso coinvolgimento di imprese e di operatori volto alla realizzazione del PNRR. L’obiettivo è favorire e affiancare investimenti improcrastinabili e opportunità di crescita irrinunciabili nell’attuale fase di rilancio dell’economia italiana, combinando esigenze delle PMI con le competenze dei migliori . Il Laboratorio Esg offre consulenza, informazione e identificazione delle azioni per supportare l’intero percorso che le PMI pugliesi devono intraprendere grazie a partner di eccellenza, in particolare: - Circularity, la prima piattaforma di simbiosi industriale dedicata all’Economia Circolare in Italia che può supportare le imprese ad integrare i principi di Sostenibilità e di Economia Circolare all’interno del proprio business; - Nativa, la prima B Corp e Società Benefit in Europa che incorpora il «» nel DNA delle organizzazioni per migliorarne i risultati di e creare una prosperità durevole e condivisa; - CE LAB, nasce dalla tra Innovation Center di Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia circolare. Intesa Sanpaolo, inoltre, è Main Partner di FAROS, il programma della Rete Nazionale Acceleratori CDP dedicato all’innovazione portuale e alla Blue Economy. Ha sede a Taranto ed è un progetto promosso da CDP Venture Capital SGR in collaborazione con l’Autorità Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, gestito da A/Cube e con il supporto di PortXL. L’obiettivo di FAROS è accompagnare le start-up selezionate nel loro percorso di crescita e sviluppo imprenditoriale. “Per noi il tema portualità è strategico e importante: vogliamo incentivare gli investimenti e in questo ambito le ZES sono un'opportunità per attrarli, siano essi italiani o internazionali. E noi mettiamo a disposizione linee di finanziamento dedicate per promuovere gli investimenti produttivi nei Porti. Con la nascita di questo Laboratorio Esg in Puglia, confermiamo e rafforziamo il sostegno al sistema produttivo del nostro territorio - spiega Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo – Per le imprese, nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”. “L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio - Porto di Taranto incrementa l'azione tesa alla diffusione della cultura della sostenibilità supportando in tal senso le imprese dell'ecosistema portuale – dichiara Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio - L'istituzione di un Laboratorio ESG a Taranto, in collaborazione con Intesa Sanpaolo ed altri partner istituzionali, si pone l'obiettivo di accompagnare le imprese verso target di inclusione sociale ed economia sostenibile, blu, digitale e circolare. L'iniziativa, che si integra perfettamente con le ulteriori progettualità di sviluppo innovativo e di accelerazione già in corso nel nostro porto, contribuirà a generare nuovi vantaggi competitivi con un impatto innovativo sul contesto portuale, economico, sociale ed ambientale derivato direttamente dalla crescita sostenibile delle imprese del nostro ecosistema". “La ZES interregionale Adriatica, i territori in essa circoscritti e, più in generale, le attività dei porti dell’Adriatico meridionale hanno un nuovo, determinante motore propulsivo: i laboratori ESG di Intesa Sanpaolo – afferma Ugo Patroni Griffi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale - Nei sei porti del nostro sistema, in maniera itinerante e compenetrante, verranno sviluppati percorsi di studio, ricerca, analisi e confronto con l’obiettivo di offrire alle imprese sentieri sicuri, avveniristici e condivisi, attraverso i quali avviare la delicata fase della transizione sostenibile. Con il coordinamento e il sostegno di Intesa Sanpaolo, le esperienze e le azioni di supporto reciproco degli investitori professionali si fonderanno per avviare, partendo proprio dai porti, un nuovo modo di fare impresa che si traduce come un impegno non solo per ridurre il nostro impatto sul Pianeta, ma anche per aumentare il benessere sociale ed economico di tutto il territorio”. Con il nuovo piano d’mpresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo conferma la propria leadership per le tematiche ESG, destinando nuovo credito per 88 miliardi di euro a favore di green economy e transizione ecologica delle aziende strutturate e delle PMI. SCENARI E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE PUGLIESI Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio). Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%). Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).
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