Economia

Occupazione giovanile, Brugnoli, vicepresidente di Confindustria: serve un dialogo costante e pragmatico tra scuola e aziende

11/4/2024

Occupazione giovanile, Brugnoli: "Il soffitto di cristallo si sta rompendo, e famiglie e studenti, ma anche all'estero, stanno riconoscendo la nostra istruzione tecnica, legata a innovazione e imprese, come una opportunità strategica per l'occupazione, coerente con il percorso formativo e con un salario qualificante. Si è finalmente capito che l'occupabilità dei giovani passa per il dialogo, costante e pragmatico, tra scuola e aziende". Lo ha affermato in una intervista al "Sole 24 ore" Gianni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria per il Capitale umano. "Non possiamo più tornare indietro. Il Paese non può permettersi di perdere 44 miliardi di valore aggiunto perché le imprese non trovano i talenti di cui hanno bisogno. Parliamo di circa 2,5 punti di Pil, uno spreco enorme. E dobbiamo far capire a chi è fuori dal mercato del lavoro o a chi abbandona precocemente gli studi che ci si può formare, con percorsi tecnici e professionali d'avanguardia e di durata più breve, e conquistare un lavoro di qualità" aggiunge Brugnoli. "Con l'inverno demografico in atto - continua il vice presidente di Confindustria -, che fa sparire dai banchi 100-110 mila studenti l'anno, bisogna smetterla di ragionare solo sulle politiche dei sussidi. Occorre investire sui giovani, puntare sulle competenze, e sul loro aggiornamento costante, e su vere politiche per la famiglia, dai nidi alle forme di conciliazione vita-lavoro. Il Paese ha una spina dorsale manifatturiera e deve tenerla in salute". Il legame con le imprese è quindi indispensabile: "L'Italia sta diventando un modello di riferimento con scuole, Its Academy e, appunto, le sue aziende. Certo, non mancano i tabù da abbattere. Penso alle ancora basse percentuali di ragazze nei percorsi Stem o negli Its Academy (qui sono il 20 per cento, dobbiamo almeno raddoppiare). E anche nell'alternanza scuola-lavoro, la presenza femminile deve crescere. In questi otto anni di mandato in Confindustria è stata una mia ossessione. Ma oggi posso dire, con soddisfazione, che è stato riconosciuto il ruolo formativo delle imprese, dalle Pmi alle grandi, e di partner affidabile e riconoscibile del sistema educativo e dei sistemi di formazione continua", conclude Brugnoli.
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