Economia
Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui servizi per la mobilità 2024
31/10/2024

La nuova edizione dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui servizi per la mobilità, indagine realizzata ogni anno dalla Camera di commercio di Torino e da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), è stata presentata oggi presso l’Auditorium del MAUTO e ha dato lo spunto per una tavola rotonda dedicata alle sfide più urgenti del mondo automotive in Piemonte e in Italia.
“Seppure i dati del 2023 siano ancora positivi, l’indagine descrive una filiera pessimista, preoccupata per l’instabilità del quadro economico e per l’incertezza sui volumi produttivi e fortemente condizionata dalle strategie delle case produttrici.
Sebbene la maggioranza delle imprese realizzi prodotti destinati a qualunque tipo di veicolo, indipendentemente dall’alimentazione, la temuta scadenza europea impone un cambiamento del modello di business al 34% delle imprese, tra mantenimento della produzione per paesi extra-UE, virata verso l’elettrico o addirittura uscita dal settore auto. In questo contesto di incertezza, stabili gli investimenti in R&S, leggero calo delle imprese esportatrici e dei piani di sviluppo di nuovi powertrain, diffusa l’adozione di azioni in ambito ESG” dice Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino
“La crisi della domanda di autoveicoli in Europa e in Italia, l’aumento dei costi di produzione e il rallentamento degli investimenti in nuove tecnologie della mobilità stanno creando le premesse per un possibile peggioramento di scenario riguardo all’impatto della transizione industriale sull’occupazione.
Secondo un recente studio di CLEPA, l’associazione europea della componentistica automotive, dal 2020 ad oggi le perdite nette di posti di lavoro nel settore in Europa hanno superato i livelli dell’era Covid-19, essendo pari a 56.000 unità nonostante le per ora disattese proiezioni del 2021, che prevedevano 100.000 nuovi posti di lavoro nella filiera del veicolo elettrico entro il 2025. Nel primo semestre 2024, sono stati annunciati tagli per ulteriori 32.000 posti di lavoro, superando i 29.000 del secondo semestre 2020.
La componentistica è sotto pressione anche in Italia, dove l’impatto del perdurante calo dei volumi di veicoli prodotti rende urgente attuare misure di politica industriale per la competitività delle imprese e rende ancora più grave quanto prospettato in Finanziaria con la distrazione di circa l’80% delle risorse del Fondo automotive 2025-2030 che auspichiamo possa essere corretta nel corso dell’iter parlamentare” dice Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA.
Nel 2023 l'economia globale ha subito un rallentamento, ma la dinamica è stata eterogenea: mentre gli Stati Uniti hanno mostrato dinamismo e le economie emergenti resilienza, l'Eurozona ha registrato un marcato rallentamento. Le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare l'inflazione hanno contribuito alla decelerazione, mentre l'inflazione globale si è ridotta rispetto ai picchi del 2022.
Nel 2023 rispetto al 2022 la domanda mondiale di autoveicoli si è attestata a quasi 93 milioni di unità, +11,9%, con volumi che superano quelli del 2019 (erano oltre 92 milioni). L’andamento delle vendite mondiali è stato fortemente influenzato dalle crescite registrate in Europa (+18,7% in EU27, EFTA e Regno Unito), in Nord America (+13,4%) e nell’area Asia-Pacific (+10,2%), sebbene gli equilibri rispetto al pre-pandemia siano cambiati notevolmente. I dati del 2023, rispetto al 2019, presentano volumi in calo per l’Europa, gli Stati Uniti e il Giappone (rispettivamente -17,9%, -8,5% e -8%), ma sono le economie emergenti a spingere il mercato (principalmente Cina +16,7% e India +33,1%). Trainata da queste ultime, l’area BRICS rappresenta il 41,8% della domanda globale di autoveicoli, con 38,8 milioni di unità. Nel 2024 la domanda mondiale potrebbe superare i 94 milioni di autoveicoli (+2% sul 2023). La domanda di autoveicoli in Italia chiude il 2023 a 1,8 milioni, +19,1% rispetto al 2022. Se confrontato con il 2019, il calo è invece pari al 18,1%: circa 400mila veicoli in meno rispetto ai volumi pre-Covid. Per il 2024 la stima per il mercato Italia rimane al momento su volumi stabili: -0,5% rispetto al 2023 (previsioni ANFIA).
Con 93,5 milioni di autoveicoli, la produzione mondiale cresce ancora nel 2023 (+10,3%), superando i volumi pre-pandemia (92 milioni nel 2019). La fabbricazione di autoveicoli cresce in tutte le aree, ma la quota di mercato dei paesi storicamente più legati all’industria automotive si riduce a favore dei paesi emergenti. Secondo le stime ANFIA, in Italia la produzione domestica di autoveicoli, pari a 880.000 unità, ha chiuso l’anno con una crescita a doppia cifra (+10,6%), ma si stima che per il 2024 i volumi della produzione italiana di autoveicoli possano abbassarsi a poco più di 600mila unità (-31% rispetto al 2023). A livello mondiale, la produzione dovrebbe invece mantenersi stabile, con volumi poco più alti rispetto al 2023, circa 94,2 milioni di unità (+0,6%), ma con un ulteriore spostamento delle dinamiche produttive verso l’Asia.
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