Politica

Ue, stop alle mascherine sugli aerei dal 16 maggio. E il green pass sparisce quasi ovunque

13/5/2022

Lo prevede un aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Ma in Italia sono obbligatorie fino al 15 giugno Si allentano ancora le restrizioni sul fronte del contrasto al Covid. Da lunedì 16 maggio cade l’obbligo di mascherina sui voli nell’Unione europea secondo quanto prevede un aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il dispositivo di protezione non sarà più obbligatorio nemmeno negli aeroporti, spiegano Easa ed Ecdc, precisando tuttavia che «la mascherina resta una delle difese migliori contro la trasmissione di Covid-19», e che usarla è fortemente raccomandato per chi tossisce o starnutisce, nonché per tutte le persone fragili Si tratta di una disposizione che non dovrebbe applicarsi però in Italia. Per chi parte e arriva nel nostro Paese infatti vale l’ordinanza di fine aprile del ministro della Salute Roberto Speranza (i cui contenuti sono stati recepiti nel decreto legge Riaperture all’esame del Senato) che ha prorogato fino al 15 giugno l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza compresi gli aerei. Verso l’abolizione del green pass Con l'uscita dall'emergenza pandemia, ad ogni modo, si stanno allentando tutte le restrizioni sul fronte dei viaggi. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione, ma il «certificato verde» che verifica vaccinazione, guarigione o tampone (antigenico/molecolare negativo) continua a essere necessario per l’ingresso solo in numero limitato di diversi Ue. Le regole in Italia Il certificato Covid digitale è obbligatorio in Germania, Francia, Austria, Spagna, Portogallo e Italia dove il 28 aprile il ministro Speranza ha firmato un'ordinanza che proroga al 31 maggio le attuali misure per gli arrivi dall'estero, sicché i turisti stranieri e gli italiani che ritornano a casa devono continuare a esibire il pass da vaccinazione o guarigione. O in alternativa un tampone antigenico o molecolare. L’abolizione del modulo Plf Altra novità in Italia è l’abolizione dell’obbligo per i turisti di compilare prima di imbarcarsi anche il «passenger locator form» (Plf), il modulo utilizzato dalle Autorità Sanitarie per i viaggi. L'Italia si è allineata così alla scelta di Paesi come la Grecia, tra le prime a rimuovere l'obbligo, anticipando sui tempi altri paesi come Francia. I Paesi che non richiedono più il certificato verde Ma la maggioranza dei Paesi Ue ha ormai eliminato le restrizioni anti-Covid. Per entrare in Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Croazia, Slovenia, Grecia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Islanda, Svizzera, Lussemburgo i viaggiatori non sono tenuti a fornire più prova della vaccinazione, della guarigione dal Covid o un test negativo. Fonte: (https://www.ilsole24ore.com/)
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