Trasporti e logistica

UN COLOSSO SULLA ROTTA DELLA SOSTENIBILITÀ GLOBALE

7/11/2023

SULLA ROTTA DELLA CRESCITA Dopo l'acquisizione strategica del porto greco di Igoumenitsa, il Gruppo Grimaldi, il più grande armatore italiano e con sede in Italia, supera gli obiettivi per continuare a reinvestire nel segno della sostenibilità Un’altra stagione estiva con ottimi risultati, su tutte le destinazioni. Un’acquisizione strategica, il porto greco di Igoumenitsa - l’antica Titana, nella regione dell’Epiro – crocevia delle rotte marittime che collegano l'Italia alla penisola ellenica, alla Bulgaria e alla Turchia, soprattutto da quando è terminata, nel 2009, la costruzione dell'autostrada greca Egnatia Odos (Via Egnazia), che per 670 km attraversa la Grecia settentrionale unendo la costa ionica con il confine fra Grecia e Turchia. Sono solo due delle ottime notizie che scandiscono questi ultimi mesi dell’attività del Gruppo Grimaldi, il più grande armatore italiano e con sede in Italia, con 130 navi (in aumento), 18 mila dipendenti in 60 Paesi del mondo, 140 porti serviti, traffici crescenti in tutto il mondo, dalla Cina all’Africa alle Americhe. È presto per ottenere anticipazioni, ma appare certo che sia i quasi 5 miliardi di fatturato del 2022 e l’oltre 1 miliardo di utile netto saranno quest’anno superati e i profitti, in particolare, in gran parte reinvestiti: come fa da sempre la famiglia Grimaldi, compatta nel controllo del colosso che è di gran lunga la più grande azienda Italia basata nel Mezzogiorno (a Napoli). L’attività dei traghetti in Italia è una piccola parte del totale, che cresce grazie alle mete nazionali (Sardegna e Sicilia) ed internazionali in Spagna e Grecia, ma è molto visibile e molto apprezzata anche per un ottimale rapporto prezzo-qualità: «La nostra crescita costante è frutto di diversi fattori – spiega Francesca Marino, responsabile passeggeri del gruppo – E cioè l’ampio network di collegamenti verso le destinazioni turistiche del Mediterraneo, i comodi orari di partenza e arrivo delle navi, la politica tariffaria che assicura prezzi competitivi in ogni momento dell’anno». Su questa base, il gruppo ha potuto già confermare tutte le rotte operative nel 2023. Con la Sardegna c’è alta frequenza della tratta Livorno-Olbia e viceversa, lo storico collegamento marittimo da Civitavecchia e Barcellona per Porto Torres e le linee in continuità territoriale da Civitavecchia per Arbatax e Cagliari e da Napoli e Palermo per Cagliari. La Sicilia è poi collegata al Continente anche con altre tratte per Palermo, che partono dai porti di Livorno, Napoli, Salerno e Cagliari. La Spagna è servita tutto l’anno dalle due ammiraglie gemelle della flotta Grimaldi Lines, che si alternano sulla rotta Civitavecchia-Porto Torres-Barcellona e viceversa, Brindisi e Ancona sono infine i due porti di riferimento per la Grecia del mito, grazie ai collegamenti regolari proprio per Igoumenitsa e quello stagionale per Corfù. Ma questo antichissimo porto dell’Epiro è strategico all’attività del gruppo anche e soprattutto per i commerci. Lo scorso 20 ottobre si è concluso la procedura di concessione pluriennale della Igoumenitsa Port Authority da parte del Fondo statale greco Hrdaf che provvede alle privatizzazioni alla cordata guidata dal Gruppo Grimaldi (con il 90% del Consorzio) e l’operatore greco Investment Construction Commercial & Industrial per un importo pari a 84,17 milioni di euro. «Siamo pronti ad investire nella crescita del porto di Igoumenitsa, e parallelamente nello sviluppo delle rotte commerciali attorno all'asse dell’antica Via Egnazia, di cui lo scalo rappresenta la principale porta» spiega Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi. «Il nostro Gruppo è da tempo il principale cliente dello scalo, e in questo senso l’acquisizione della maggioranza del suo capitale sociale si inscrive in una più ampia strategia di integrazione verticale. In più, attraverso i nostri investimenti nel porto intendiamo facilitare lo sviluppo dell’economia locale, stimolando il traffico di passeggeri e merci e la nascita di nuove attività legate al turismo marittimo e da diporto; in generale, generare maggiori opportunità di lavoro». I risultati a dir poco brillanti del Gruppo Grimaldi hanno un’anima sostenibile che, pur se ormai nota al mercato, esaminata da vicino rivela risvolti sorprendenti, che vanno al di là di ogni attuale narrazione. Ed è riflessa compiutamente nel “Rapporto di Sostenibilità del Gruppo Grimaldi relativo all’esercizio 2022”, pubblicato alcune settimane fa, l’ottavo realizzato dall’azienda. L’attività del gruppo – è quel che salta agli occhi ad una lettura anche veloce del corposo documento – è che la sostenibilità viene declinata in tutti i suoi significati, dunque non solo quello cruciale della tutela dell’ambiente attraverso l’abbattimento delle emissioni di CO2 e la tutela del mare, ma anche quella sociale; ma quel che è più rilevante è la capacità del Gruppo di conciliare questo impegno con l’incremento della performance economica. In estrema sintesi, investire sulla flotta in tecnologie d’avanguardia al fine di consumare meno energia in rapporto con i carichi trasportati, in un’epoca di caro-energia, significa ottenere due risultati; un grande vantaggio ecologico ma anche economico; ed anche investire nella formazione e nel welfare aziendale, riqualificando continuamente e insieme gratificando le proprie risorse umane, significa in sostanza incrementare la produttività, dunque un altro costo che si rivela un ottimo investimento. Con la Lettera con la quale il presidente del Gruppo Gianluca Grimaldi apre il rapporto, viene sottolineato come questo “impegno strategico per la sostenibilità è confermato dall’ulteriore ampliamento del programma di investimenti in corso, che prevede entro il 2027 la consegna di 26 nuove navi con emissioni di CO2 inferiori del 50% rispetto alle costruzioni precedenti, che si aggiungono agli altri progetti di sostenibilità realizzati negli ultimi tre anni, per un investimento complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro”. Una scelta di frontiera che il Gruppo ha individuato ormai dieci anni fa, intraprendendo la strada dell’abbattimento delle emissioni di CO2 ben prima che il tema diventasse in qualche modo di attualità. Una scelta che oggi, con l’amministratore delegato del Gruppo Emanuele Grimaldi chiamato – primo italiano nella storia – a presiedere la Ics (International chamber of shipping), è divenuta una direttrice d’ispirazione per tutti gli armatori più importanti e impegnati nel mondo. La sezione “Analisi degli impatti delle tematiche materiali” del Rapporto 2022 “pone l’attenzione sugli aspetti ritenuti più significativi per il Gruppo Grimaldi nell’ambito della propria strategia di sostenibilità, come sottolinea il presidente nella sua lettera introduttiva. Al primo posto, per rigore razionale, viene giustamente evidenziata la “performance economica”, come frutto di innovazione e sviluppo sostenibile. Le due cose infatti vanno insieme: i brillanti risultati conseguiti dal Gruppo sul piano economico-finanziario consentono di investire continuamente nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie evolute e sostenibili. Ma dentro questa sostenibilità c’è qualcosa di anteriore e più nobile mai stato oggetto di mode ma fondamentale per tutto il resto: l’etica negli affari. Che si traduce in un ottimale risk-management ed in una rigorosa adesione alle numerose “compliance” alle quali un gruppo di queste proporzioni e ramificazioni deve attenersi. L’adeguata gestione di questo universo valoriale che appunto può essere considerato “etica negli affari” è naturalmente fondamentale per un’altra ragione: perché una rigorosa applicazione dell’etica nel business evita frodi e elimina rischi per la reputazione del Gruppo. Un altro capitolo cruciale riguarda gli investimenti nella Comunità. Uno degli obiettivi strategici più importanti del Gruppo è sempre stato la distribuzione del valore nei territori, anche attraverso donazioni di infrastrutture per le comunità. La Fondazione Grimaldi Onlus, la più grande fondazione del Mezzogiorno, è stata spesso lo strumento operativo per raggiungere questo obiettivo, investendo ingenti risorse negli aiuti al sociale. E ogni anno viene fortemente rifinanziata dal Gruppo al fine di proseguire la sua opera. C’è poi il capitolo cruciale dal punto di vista ecologico: quello dell’efficientamento energetico, e la sua principale manifestazione, ossia la riduzione delle emissioni, prevalente di CO2, ma non solo. La riduzione degli impatti ambientali diretti ed indiretti, anche per contrastare il cambiamento climatico, è da tempo un obiettivo assolutamente primario ed ineludibile per il Gruppo Grimaldi. Ed anche nel ’22, a fronte di un incremento del volume di traffico del 4% le emissioni totale di CO2 sono state ridotte del 2% per un totale del 6% effettivo. L’altro capitolo – essenziale per la sostenibilità sociale quanto e più del rapporto col territorio – è quello del rapporto con le risorse umane del gruppo che, si legge nel Rapporto di Sostenibilità, “sono il patrimonio distintivo su cui si fonda il vantaggio competitivo del Gruppo. Il principio di porre le persone e il loro benessere al centro continua ad orientare in modo chiaro e forte le scelte operative e le politiche aziendali. Gli impegni descritti si incrociano con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, per 9 dei quali, in particolare, il Gruppo si fa promotore nelle diverse realtà in cui opera: sconfiggere la povertà, assicurare una formazione di qualità; acqua pulita e servizi igienico sanitari; energia pulita e accessibile; vita sott’acqua; lotta contro il cambiamento climatico; consumo e produzione responsabili; città e comunità sostenibili; imprese, innovazione e infrastrutture. In questo quadro vanno inseriti gli “Obiettivi di sviluppo industriale 2023” come sintetizzati nel Rapporto. Innanzitutto, ci sarà una costante ottimizzazione della gestione delle linee, delle navi e degli itinerari, mirando al contenimento dei consumi energetici e di tutti i costi operativi. Le performance ambientali della flotta e delle operazioni generali del Gruppo saranno oggetto di continuo monitoraggio, come pure tutti i costi interni, esterni, e le emissioni. Obiettivo del business sarà comunque l’incremento dei volumi trasportati anche mediante l’ulteriore miglioramento dei coefficienti di riempimento delle navi, che fanno efficienza e risparmio energetico ma possono scaturire solo dal miglioramento costante dell’efficienza di tutti i processi produttivi diretti e indiretti, quindi coinvolgendo anche la continua verifica delle performance realizzate dai partner e dai fornitori. Fonte:(Economy)
Allegato